Situazione critica per il Lazio: il presidente Claudio Lotito impone il ritiro anticipato, suscitando preoccupazioni in Sarri.
Il presidente della squadra biancoceleste esprime il suo sdegno per l’inizio del campionato. Sarri, a sua volta, ha convocato la squadra per affrontare la crisi.
Situazione critica per il Lazio, Claudio Lotito preoccupa i tifosi
Quattro punti nelle prime cinque giornate sono sicuramente un risultato deludente per una squadra che si è aggiudicata il posto di vicecampione d’Italia. La Lazio, nonostante le difficoltà del calendario sottolineate da Maurizio Sarri prima dell’inizio del campionato, ha ottenuto paradossalmente una vittoria soltanto in trasferta contro il Napoli. Ha invece perso punti in trasferta contro Juventus e Lecce e in casa contro Monza e Genoa. Sarri è preoccupato per il declino della squadra ma il presidente Claudio Lotito è infuriato in vista della partita infrasettimanale contro il Torino. In vista di ciò Lotito ha revocato il giorno di riposo della sua squadra decidendo un ritiro obbligatorio poco prima della partita.
Generalmente la presenza al ritiro a Formello il giorno prima della partita è facoltativo, questa volta invece è diventata obbligatoria per tutti i giocatori che sono stati convocati presso il centro sportivo. Questa non è la prima volta durante l’era di Sarri, ma bensì è la terza. E nei due casi precedenti questa iniziativa ha portato alla vittoria. Superstizione a parte, in casa Lazio la rabbia e le preoccupazioni serpeggiano. Sia durante che dopo la partita Lazio-Monza conclusa con un pareggio 1-1. Si è anche sentita qualche tensione fra Sarri e Lotito. Subito dopo la partita il presidente della squadra biancoceleste ha urlato all’allenatore la seguente frase: ‘dovevi mettere Castellanos‘, in tono di rimprovero sentito anche tutti gli altri presidenti.
Situazione Lazzari
Un malinteso che si aggiunge alla situazione di Lazzari, scontento per quanto riguarda la terza volta consecutiva in panchina e richiamato sia da parte dello staff tecnico che da parte della dirigenza. Il tutto si svolge in un contesto carico di tensione, in cui Maurizio Sarri ha chiuso la squadra nello spogliatoio, escludendo persino lo staff e i dirigenti, nel tentativo di cercare di comprendere quale fosse il problema di un avvio di campionato estremamente preoccupante.
Il problema sembra essere di natura psicologica più che tecnica. Inoltre la sola partenza di Milinkovic-Savic, per quanto significativa, non sembra poter giustificare quelli che sono stati i passi indietro di una squadra capace di arrivare al secondo posto nella scorsa serie A.