Ci sono alcuni possibili sconti che si possono ottenere sull’IMU e sulla Tari, che variano dal 20% al 70% in base all’immobile. Ma chi è che può richiedere queste agevolazioni?
I contribuenti hanno la possibilità di risparmiare molti soldi sul pagamento di alcune tasse fondamentali legate alla casa: la Tari e l’IMU. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza insieme sui casi in cui possiamo alleggerirci un po’ sul nostro portafoglio. Potrebbe essere proprio il nostro caso senza esserne a conoscenza.
Sconti su TARI e IMU
È possibile ottenere lo sconto del 20% su queste tasse se il Comune in cui si trova l’immobile abbassa le aliquote o quando il proprietario di casa decide di pagare tramite domiciliazione bancaria, con addebito su conto corrente. Per quanto riguarda gli sconti sulla tassa IMU invece sia ben il 50%. Per ottenere questo sconto bisogna prendere in considerazione gli immobili che sono stati concessi ai figli in comodato d’uso da parte dei genitori. In questo caso è necessario:
- Possedere un contratto di comodato d’uso registrato all’agenzia delle entrate.
- Possedere un immobile di lusso oppure di pregio.
- Avere un contratto di comodato stipulato fra parenti di primo grado di linea diretta quindi più semplicemente tra figli e genitori.
- Il genitore deve possedere residenza nel medesimo comune in cui l’immobile concesso si trova.
- Il genitore non deve possedere più di due immobili nel medesimo comune a uso abitativo.
In questo caso, quindi in quello di comodato d’uso, le agevolazioni sulla Tari sono escluse.
Cse inagibili e in affitto
Il 50% sull’IMU invece è stato confermato anche per case che sono state dichiarate in agibili. Lo sconto sull’imposta è usufruibile, tuttavia, se si presenta la dichiarazione IMU al Comune insieme ad un attestato di inagibilità che deve essere rilasciato da parte di un tecnico.
Inoltre è previsto, per le case dichiarate inagibili, l’esonero dal versamento della tassa Tari. È riservato però un ulteriore sconto sulla tassa IMU ai proprietari residenti all’estero di immobili che si trovano in Italia e che sempre dall’Italia ricevono una pensione. Però è necessario che non venga messa in affitto la medesima casa.
In tal caso è possibile accedere ad uno sconto del 50% sulla tassa IMU nonché di due terzi di ciò che è dovuto su quella Tari. Coloro i quali sono interessati a queste due agevolazioni sono pregati di inoltrare una domanda specifica al Comune. Per entrambe le tasse, IMU e Tari, se si decide di pagare con domiciliazione bancaria oppure con un addebito diretto sul conto corrente, l’agevolazione sarà del 70%.
Infine vi ricordiamo che tutti i contribuenti possono ricevere un ulteriore sconto del 25% sulla tassa imo se gli immobili vengono concessi in affitto una volta che il canone concordato. Questo beneficio è, tuttavia, valido solo per quanto riguarda l’IMU e non la Tari. Quest’ultima infatti deve essere versata interamente dagli affittuari.