Rappresenta uno dei musei più frequentati del mondo, con numeri impressionanti. Gli Scavi di Pompei, insieme agli Uffizi a Firenze e al Colosseo a Roma, contribuiscono in maniera significativa ai profitti generati dal turismo, che sono molto alti.
Ma quanto guadagna Pompei? Quanti visitatori hanno registrato gli scavi durante il corso del 2022 e chi gestisce attualmente il sito?
Alcune riviste specializzate hanno pubblicato delle classifiche che mettono in luce il ruolo cruciale dei monumenti storici in Italia sottolineando come sostengono il turismo. Nel caso di Pompei, si tratta di un sito archeologico che registra un incremento di guadagni sempre più alto nel corso degli anni.
Così come anche in altri settori, quello dei musei è stato coinvolto da un incremento di prezzi. Ciò però, fortunatamente, non ha visto una diminuzione di turisti e di visite al sito, ma al contrario i guadagni sono aumentati in maniera significativa. Durante il corso del 2022, per visitare gli scavi di Pompei era necessario acquistare un biglietto di 16 €. Oggi, nel 2023, il costo del biglietto è aumentato arrivando a costare 18 €. Andando un po’ indietro negli anni, ad esempio nel 2018, i visitatori di Pompei erano 3.649.374. Mentre l’incasso lordo, secondo alcuni dati Micbact, era di 600.000 €.
La metà di tutto il ricavato va alla Soprintendenza. Le associazioni però, quelle che si occupano dei monumenti e del turismo, sono tutte d’accordo sul fatto che Pompei e il suo sito archeologico, potrebbero tranquillamente finanziarsi da sé. Gli incassi della caffetteria, in riferimento sempre all’anno 2018, registravano numeri come 1.300.000€. Il bookshop invece registrava 1 milione di euro di incassi. Escludendo la pausa durante la pandemia da Covid19, i numeri sono sempre stati sorprendenti, ormai da anni.
L’importanza di questo sito archeologico turistico si nota proprio dall’alto guadagno che producono gli scavi di Pompei. Durante il 2022 sono addirittura triplicati i visitatori, un numero che ha sfiorato i 3 milioni, dato sorprendente se si mette a confronto con il quasi milione dell’anno prima. Dato che dimostra come la crisi dovuta alla pandemia a contribuito alla diminuzione delle visite, ma siamo certi che a breve si raggiungeranno nuovamente i numeri degli anni precedenti, 2018 e 2019, anni in cui si arrivava a contare 3.800.000 visitatori.
Ma come ci si arriva a Pompei? Il Governo nuovo spinge affinché Pompei si colleghi a Roma attraverso una nuova linea Frecciarossa 1000 che permetterà di raggiungere gli scavi in 110 minuti. In questo modo i visitatori avranno un’agevolazione e potranno spostarsi in direzione Pompei direttamente dalla Capitale. Alcuni critici credono che si tratti soltanto di uno spot pubblicitario altri invece, in particolare gli addetti ai lavori, credono si tratti di un’iniziativa per iniziare a dare maggiore importanza ad un patrimonio storico ed artistico che continua a mantenere i guadagni alti, quelli provenienti dal turismo.
Adesso Pompei si può raggiungere tramite treni o bus, oltre che ovviamente in auto. Ci sono alcune linee ferroviarie come per esempio quella da Napoli a Sorrento. Ma dato l’alto numero di presenze che ogni anno visitano Pompei è necessario potenziare le varie infrastrutture. E modernizzare, senza però danneggiare, e tutelare quella che è la nostra storia. Sempre pronta a ripagarci con dei numeri da record.
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