Coloro i quali hanno compiuto 75 anni o più saranno baciati dalla fortuna durante il prossimo anno, in quanto le pensioni 2024 sono in aumento. In questo articolo mi parliamo delle novità in arrivo.
Si può dire che la legge di bilancio del 2024 sia stata approvata, in quanto si accenna qualcosa all’interno della nota di aggiornamento al Def. Vi spieghiamo all’interno di questo articolo che cosa succederà durante il prossimo anno.
Pensioni 2024, tutte le novità
La tanto attesa dichiarazione Nadef, aggiornamento del documento di economia e finanza, è finalmente giunta dal governo di Giorgia Meloni, giungendo finalmente a una valutazione della situazione e all’approvazione della legge di bilancio per il 2024. Per l’anno in questione l’esecutivo avrà a sua disposizione soltanto 20 miliardi di euro in confronto al 35 miliardi dell’anno precedente. Di questo importo solo due miliardi saranno destinati alle pensioni. Quindi risulta evidente che siamo lontani da quella che è l’abolizione della legge Fornero. Nonostante ciò è previsto qualche progresso, soprattutto per quanto riguarda l’aumento di tutte le pensioni minime.
Il governo di Giorgia Meloni quindi ha approvato la nuova legge di bilancio del 2024. Anche se le risorse finanziarie sono poche è previsto comunque un aumento delle pensioni minime. Nel 2024 le cose quindi cambieranno, ma ancora le risorse risultano essere non abbastanza per proporre a tutti quanti la Quota 41 che, per il 2024 almeno, continuerà ad essere un privilegio per poche categorie.
Coloro che possono beneficiare della Quota 41 infatti sono soltanto: disabili, disoccupati e addetti a mansioni gravose. Per poter accedere a tale misura è necessario avere come minimo un anno di contributi versati prima del compimento dei 19 anni. Inoltre è stata riconfermata l’ape sociale, l’opzione donna e la quota 103. L’opzione donna, a partire dall’anno 2024, tornerà ad essere accessibile all’età di 58 anni e non più 60, anche se si tratta di donne lavoratrici e senza figli.
Le rivalutazioni
Il fatto che manchino risorse adeguate risulta impossibile rivalutare al 100% l’inflazione per le varie fasce. Quest’anno le pensioni sono state rivalutate dell’8%, mentre il prossimo anno non sarà possibile farlo in quanto il governo non avrà a disposizione 35 miliardi di euro ma soltanto 20. L’esecutivo dunque ha preso una decisione: tutte le pensioni con un ammontare fino a quattro volte il trattamento minimo verranno rivalutate al 100% dell’inflazione. Mentre le pensioni comprese fra 4 e 5 volte il trattamento minimo verranno rivalutate soltanto all’85%. Invece per quanto riguarda gli assegni previdenziali un po’ più alti, ci sono brutte notizie: la loro rivalutazione potrebbe scendere di due punti in percentuale.
Buone notizie invece, anzi ottime, per i pensionati che hanno almeno 75 anni di età e che percepiscono una pensione minima. Forza Italia vorrebbe che gli assegni minimi arrivassero a 1000 €, ma ancora non è così. Nonostante ciò qualche aumento ci sarà. Quest’anno le pensioni minime per coloro i quali hanno compiuto 75 anni o più, sono state riviste del 6,4% arrivando ad un totale di 600 € mensili. Il prossimo anno ci sarà un ulteriore aumento facendo arrivare l’assegno minimo delle pensioni a 670 € mensili. Oltre all’indicizzazione (che riguarda tutti quanti gli assegni), infatti, le pensioni minime di tutti coloro che hanno 75 anni o più verranno rivalutate di un ulteriore 2,7%.