Effetto manovra per i sindaci, aumento degli stipendi fino a 14.000 €. Per questi italiani lo stipendio è incrementato notevolmente.
Una disposizione della legge di bilancio 2022 allinea le retribuzioni delle cariche municipalizzate in base alla dimensione del Comune.
I sindaci in Italia hanno notato l’aumento del monte stipendi in un arco di tempo di soli tre anni, toccando picchi di 14.000 €. Tutto questo è il frutto dell’effetto di una norma in particolare, inserita all’interno della legge di bilancio 2022. Questa legge stabilisce l’incremento graduale del salario dei sindaci fino all’1 gennaio 2024. Ad esempio, entro questa data il sindaco di Roma avrà una paga di 13.800 €, anziché 7000 € lordi dell’anno 2021, dell’anno prossimo andando ad eguagliare lo stipendio dei governatori medi.
Il Corriere della Sera informa che i primi cittadini di città metropolitane come Torino, Milano, Venezia, Napoli, Firenze e Bologna, percepivano un salario, nel 2021, di 7000 €. Esattamente come quello del sindaco di Roma. Riguardo invece i piccoli centri che contano meno di 3000 abitanti, parliamo di un salario lordo di 1500 €, ovvero 700 € circa netti mensili. Alcuni casi vedono una retribuzione per il primo cittadino inferiore a quella del dirigente pubblico di terza fascia.
L’incremento generale di questi stipendi è frutto della decisione presa da quello che allora era il governo Draghi. L’aumento era diretto alle cariche cittadine, quindi assessori, consiglieri comunali e vice sindaci. Il testo della legge di bilancio cita testualmente:
“A decorrere dal 2024, l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei Comuni ubicati nelle Regioni a statuto ordinario è parametrata al trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni”.
Le ragioni? Le indennità restano invariate da più di vent’anni e l’incentivo a candidarsi per la carica di sindaco, che è la più snobbata a causa dell’impegno a tempo pieno oltre che dei rischi giudiziari.
Gli stipendi di quanto sono incrementati? Il salario aumenta e varia in base all’estensione del Comune, la sua grandezza. Per quanto riguarda i sindaci metropolitani si ha +100%, l’80% invece per chi è a capo di comuni capoluogo di regione o capoluogo di provincia che contano 100 mila abitanti minimo, arrivando poi al 16% per i primi cittadini di comuni con una popolazione di 3000 abitanti.
Nell’ordinamento italiano il sindaco rappresenta l’organo monocratico che sta a capo del governo all’interno di un Comune. Si può denominare anche primo cittadino e, secondo l’articolo 36 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n.267, il sindaco fa parte degli organi di governo di un comune insieme al consiglio comunale e alla giunta comunale.
Il termine sindaco deriva da la parola latina syndicus che deriva a sua volta dalla parola greca syndikos. Proprio con questo termine venivano chiamati, in antica Grecia, alcuni speciali giudici che venivano incaricati di riguardare i vari conti dopo l’espulsione da Atene dei 30 tiranni.
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