Nelle varie città e paesi italiani, quante volte ci è capitato di sentir nominare una Via col nome della Capitale? Ebbene in moltissimi luoghi essa esiste, come mai, allora, a Milano non è presente?
Forse risulterà strano pensarci, ma a Milano non esiste una vera e propria “Via Roma”. Roma ha intitolato una via a Milano, ma la città milanese non ha fatto altrettanto in risposta.
Non sono in molti a sapere che in passato Porta Romana era denominata Corso Roma. Come tutti sappiamo, ogni città italiana munisce di una via intitolata col nome della Capitale, ma questo per quale motivo?
Ai tempi del regima fascista, Benito Mussolini introdusse una legge secondo la quale ogni città italiana avesse una Via dedicata a Roma, tutto ciò per celebrare e rimembrare i 10 anni dalla Marcia su Roma.
Nello stesso periodo, Milano aveva effettuato una trasformazione di Porta Romana in Corso Roma. Questa modifica fu implementata sotto la direzione del podestà di Milano, Marcello Visconti, in ottemperanza alle leggi del regime fascista, che effettivamente ribattezzarono la zona come appena descritto.
Dopo la fine del regime fascista, Milano decise di ripristinare il nome originale del corso, una mossa che non fu replicata in altre città. La grande metropolitana italiana, fu quindi la prima e l’ultima a non schierarsi verso il volere dell’oramai deceduto regima del duce.
Milano, inoltre, non è l’unica città a non avere la comunissima “Via Roma”, di fatti anche Napoli si aggrega alla metropoli non onorando una via col nome della Capitale.
Oltre a Via Roma, che è forse la più nota e gettonata, esistono molte altre strade comuni tra cui Via Marconi, Via Garibaldi, Via Mazzini e Via Dante. Molte di queste comuni vie le sentiamo spesso nominare in grandi città: si menzioni Bologna, Torino e tante altre importantissime mete italiane.
Mai sentito parlare di “odonomastica”? Questo infatti può essere il momento giusto per scoprire il perché alcune vie abbiano determinati nomi.
Quante volte nel corso del tour di una città abbiamo alzato la testa e letto la targhetta di una via che, magari, riportava un nome buffo, come ad esempio “Via delle Oche” e via dicendo? Ecco, l’odontomastica è proprio lo studio, nello specifico, del perché hanno quel nome.
Se la toponomastica si occupa dello studio dei nomi dei luoghi (come Roma, Milano e persino la norvegese Å), l’odonomastica è la sua controparte che si applica alle vie e alle strade di una città.
Di solito questo studio è strettamente connesso alla storia del luogo, della nazione, della città fino ad arrivare a più piccolo paesino, che conserva le figure importanti nel corso del tempo: si basti pensare che l’Italia è disseminata di strade e piazze dedicate a figure come Garibaldi, Cavour, ai Caduti e al periodo del Risorgimento.
In ogni piccolo borgo, ci sono anche le loro personalità iconiche, individui che hanno contribuito alla storia locale e che sono commemorati con una targa in loro memoria, affinché non vengano mai dimenticati.
Insomma, qualsiasi sia il nome di una via, dalla più comune, a quella più particolare, vi è una storia alle spalle, una ragione specifica ed interessante. Affascinante pensare come in ogni luogo ogni piccola stradina abbia il suo nome di riconoscimento e sia importane per una ragione o per un altra.
Da ora in poi, magari, guarderete in alto le targhette e proverete curiosità nello scoprire la storia di quel complesso di asfalto o mattoni, traendo meraviglia da qualcosa di così semplice.
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